Resoconto del videocorso “Lesson Learnt dal simposio AIFA-GCP”

Di Valerio Corvaglia

Parliamo del simposio AIFA-GCP che ha trattato molti argomenti interessanti specialmente in materia di ispezioni. Il simposio coinvolgeva molti ospiti interessanti, per la maggior parte ispettori AIFA ed è stato molto ben organizzato.

Il rapporto nazionale (anno 2019) sulle sperimentazioni cliniche AIFA

Negli ultimi anni il trend delle sperimentazioni cliniche in Italia è stato abbastanza stabile, se non in netta crescita, se consideriamo il rapporto tra le sperimentazioni cliniche tra il 2017 e il 2018, che è passato da 564 a 666. Tale numero inoltre potrebbe anche essere in realtà abbastanza maggiore, in quanto c’è una tendenza ormai confermata ad accorpare più studi in un unico studio. Gli studi di fase 1 sono aumentati di anno in anno dal 2014 al 2018, passando da 60 ad 89. Le principali aree terapeutiche di questi studi sono l’Oncologia e l’Onco-ematologia, rispettivamente 40 e 26 studi, seguite poi da Ematologia e Malattie rare con 4 studi per ciascuna. La sperimentazione clinica in Italia si trova in un momento molto positivo grazie soprattutto alla qualità dei centri di sperimentazione nel nostro territorio, che porta gli sponsor e le CRO a voler lavorare con essi. Infatti siamo arrivati, nel 2017 e 2018, ad un numero di sperimentazioni pari ad 1/5 di quelle condotte nella Comunità Europea. Inoltre, gli studi autorizzati in Italia dall’AIFA, nel 2018, sono il 93% di quelli sottomessi. Le sperimentazioni autorizzate sono principalmente quelle condotte su pazienti, mentre sono ancora molto poche quelle condotte su volontari sani, le quali rappresentano l’1,1% di tutte le sperimentazioni e riguardano le aree vaccini, oculistica, fertilità, endocrinologia e cardiovascolare. Nel complesso, la maggior parte di tutte le sperimentazioni riguardano l’area delle neoplasie (39%), seguite dalle malattie del sistema nervoso (10,2%) e a seguire ancora le malattie del sistema ematico linfatico, immunitario, apparato digerente e sistema cardiovascolare e tutte le altre. Dal 2017 al 2018 la crescita maggiore di sperimentazioni in base al tipo di principio attivo si è avuta per le ATIMPs, ovvero le “Advanced Therapy Investigation Medicinal Products” (come ad esempio la Gene-therapy o i Tissue enginereed products), in crescita del 39%. Queste terapie avanzate (ATIMPs) sono principalmente condotte su malattie rare, un’area terapeutica che a sua volta è in forte crescita per quanto riguarda gli studi clinici. In Italia possiamo inoltre dire che vi è una forte tendenza verso le sperimentazioni “no profit” (in crescita dal 2017 al 2018), rispetto alle “profit”. Tra le organizzazioni “no profit” importanti da citare sono: l’IRCSS “Istituto Nazionale dei Tumori”, l’IRCSS “Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri”, l’IRCSS “Istituto Clinico Humanitas” e il Policlinico di Milano. Volendo analizzare per regione il numero di sperimentazioni “no profit” in Italia, troviamo al primo posto la Lombardia, seguita da Emilia-Romagna, Lazio e Campania. Ma il dato davvero importante è che queste sperimentazioni “no profit” nel complesso in Italia, sono di gran lunga superiori a quelle europee ed extraeuropee.

Deviazioni

Il seminario è proseguito con un focus su quelle che possono essere le deviazioni rispetto alle GCP riscontrate durante una verifica o un’ispezione. Tali deviazioni vengono classificate in 3 tipi: critiche, maggiori o minori. Partendo dalle meno gravi, ovvero le deviazioni minori, alle quali ne consegue una richiesta di miglioramento delle condizioni, delle pratiche e dei processi della sperimentazione, si arriva poi alle deviazioni più gravi, dunque maggiori o addirittura critiche, alle quali possono conseguire il rigetto dei dati e azioni legali. La differenza nel definire una deviazione come minore, maggiore o critica sta nella misura con cui essa influisce negativamente sui dati, sulla sicurezza, la salute e il benessere dei soggetti e/o sulla qualità e integrità dei dati.

I principali finding riscontrati durante le verifiche

Molto interessante è stata l’analisi, con vari esempi riportati, dei finding che vengono riscontrati durante le verifiche. Sono stati analizzati i finding presso le CRO, presso i laboratori d’analisi, quelli relativi alla gestione dei consensi informati e alla tracciabilità dei campioni al centro sperimentale. Molto importante, per capire bene l’argomento, è stato spiegare anche i principali riferimenti normativi in atto, per poter quindi analizzare i vari finding in relazione ad essi.

Finding nelle CRO

Molte sono le aree oggetto di verifica quando un’autorità regolatoria esegue un’ispezione di sistema presso una CRO. Il decreto ministeriale che regolamenta i requisiti delle CRO in Italia DM 15 NOVEMBRE 2011, e un aspetto di cui andare fieri è che l’Italia è forse l’unica nazione al mondo ad avere una legge su come le CRO devono gestire le sperimentazioni cliniche. È da precisare che tale decreto si applica solo alle CRO che gestiscono studi interventistici. Alcuni finding riscontrati, basandoci sul modulo di autocertificazione che va compilato dalla CRO ed inviato all’AIFA sono:

  • mancanza dell’organigramma della filiale italiana (per le CRO internazionali);
  • mancanza di un responsabile del Sistema di Qualità della CRO operante in Italia;
  • mancanza di un elenco di attività che si rende disponibile a compiere come previsto dal DM;
  • attività di statistica subappaltata ad altra società che opera con altro sistema di qualità e che non è autocertificata.

I requisiti generali di una CRO sono elencati nell’articolo 3 del DM e molti finding sono relativi ad essi. Sono riportate ad esempio delle specifiche riguardo alla necessità dell’esistenza di alcune importanti figure professionali e dei requisiti che essi devono avere, come il Direttore Medico o Direttore Scientifico ed il Responsabile QA (Quality Assurance). La CRO deve anche avere un programma di formazione annuale del personale dipendente e consulente.

Finding sui laboratori

I principali riferimenti normativi per i laboratori di sperimentazione sono il DM 19 marzo 1998 e le GCP. Ad esempio, per gli studi di fase II e III i laboratori privati devono avere il riconoscimento di idoneità da parte dell’ASL e comunicarlo all’AIFA, sarà poi il CRA a verificare tale documentazione. Sempre per i laboratori privati, in fase I è necessaria l’autocertificazione inviata ad AIFA per notificare la propria operatività. La mancanza di varie certificazioni e idoneità presso laboratori privati sono state considerate deviazioni critiche, così come carenze nel sistema di qualità del laboratorio centralizzato. Un esempio era la mancanza del referto originale, ovvero i risultati erano riportati su fogli Excel (privi di fondamentali informazioni) che non possono essere considerati come referti validati.

Finding sui consensi informati

Un importante finding nei consensi informati è stata la mancanza, nel paragrafo <<gravidanza>> del consenso informato, di un elenco dei possibili metodi contraccettivi e quindi la totale mancanza di qualsiasi riferimento a eventuali rischi in caso di gravidanza. Purtroppo, in Italia c’è una situazione in cui da un lato bisogna escludere tali metodi contraccettivi, per evitare la mancata approvazione dello studio da parte di alcuni comitati etico-religiosi, d’altro canto questo porta ad un finding durante l’ispezione e dunque bisogna ancora impegnarsi ed adoperarsi per regolarizzare tale aspetto. Un altro finding è la traduzione non corretta dei documenti dall’inglese all’italiano, ricordando sempre che il consenso informativo deve avere un linguaggio ed un lessico accessibile ad un soggetto di cultura generale media/minima.

Finding sulla tracciabilità dei campioni biologici

Il Simposio si è concluso con i finding sulla tracciabilità dei campioni biologici. Il concetto principale al riguardo è che tutto ciò che accade presso un centro sperimentale deve essere documentato, anche per quanto riguarda ciò che succede ai campioni biologici. I principali finding si sono avuti sulla documentazione del prelievo, etichettatura e condizioni di conservazione dei campioni o sulla gestione delle aliquote. Ci sono finding anche sulle apparecchiature utilizzate, principalmente sui freezer e quindi sui loro sistemi di controllo della temperatura (ad esempio gli allarmi).

Approfondimento

Per approfondire i finding discussi dall’AIFA durante il Simposio GCP, iscriviti al videocorso gratuito “Lesson Learnt dal simposio AIFA-GCP” disponibile su FormazioneNelFarmaceutico.com

A cura di Valerio Corvaglia

Valerio Corvaglia “Ho coltivato la mia formazione scientifica nella ricerca di base, cominciando col mio tirocinio di Tesi per la Laurea Magistrale in Biologia Cellulare e Molecolare e proseguendo poi durante il Dottorato in Neurobiologia. Dopo una breve esperienza all’estero ho iniziato ad interessarmi alla ricerca clinica, così mi sono iscritto al corso di formazione Missione CRA, desideroso anche di sviluppare le mie doti comunicative e fare divulgazione scientifica.”