PRA è diventata PRA Health Sciences: La storia di un successo

Negli ultimi mesi sempre più spesso si sente parlare della CRO PRA che ha vinto, come miglior Clinical company, il premio “Pharmatime International Clinical Researcher of the Year Awards”e che sembra destinata a voler conquistare tutto il mercato della ricerca farmaceutica.
Per questa ragione ho voluto approfondire un po’ le mie conoscenze su questa CRO che potrebbe rivelarsi un’ottima opportunità di lavoro per qualcuno di noi.

Innanzitutto dal Giugno 2014 dobbiamo chiamarla PRA Health Sciences e il suo sito web (www.prahs.com) ha una veste tutta nuova.
http://www.prnewswire.co.uk/news-releases/pra-advances-to-become-pra-health-sciences-263267021.html
PRA nasce negli anni 70 come piccolo gruppo di studi a Charlottesville negli Stati Uniti, ma bisognerà aspettare il 1982 per veder comparire il nome PRA e altri dieci anni per l’apertura del primo ufficio in Europa. Dagli anni novanta in poi però è praticamente tutta una serie di successi fatti di acquisizioni di altre CRO sparse per tutte il globo e aumento di personale. Ormai è annoverata tra le prime cinque CRO e ha lavorato su più di 100 farmaci commercializzati tra diverse aree terapeutiche e ha condotto studi che hanno portato ad approvazione di più di 45 di tali farmaci (un alto successo quasi del 50%).
La crescita è stata esponenziale, basti pensare che nel 2000 i dipendenti erano 1000 con 9 uffici principali e ad oggi i dipendenti sono più di 10000 suddivisi in 75 uffici maggiori ed operanti in 80 paesi diversi.
PRA si è dimostra lungimirante anche nella scelta dei partners. Praticamente tutte le acquisizioni hanno portato ad un ampliamento della zona di mercato coperta (ad esempio la fusione con Sterling Synergy System nel 2006 e la recente Join venture con WuXiPRA PharmaTech hanno spianato la strada per le ricerche rispettivamente nel sudest asiatico e in Cina) o l’acquisizione di nuove competenze (si veda l’ampliamento delle ricerche nel campo delle neuroscienze dopo l’acquisizione di CRoMedica nel 2002).

Ad oggi PRA Health Sciences riesce a coprire quasi tutto il globo (ad eccezione forse di alcune zone Africane) e svolge ricerche in quasi tutte le aree terapeutiche dalla neurologia, alla cardiologia e all’infettivologia per non dimenticare le malattie rare.
Anche il nuovo sito di PRA Health Sciences colpisce già dalla prima pagina. I punti di forza propagandati sono l’importanza che viene data alla ricerca clinica, non come fonte di guadagno ma come mezzo per salvare vite umane usando il rigore della scienza “HELPING CLIENTS TO IMPROVE LIVES IS WHAT WE DO. SCIENCE IS HOW WE DO IT”, e l’attenzione ai dipendenti.
Infatti , i dipendenti sembrano intesi come risorsa da attirare e mantenere al fine di ottenere l’eccellenza. I dipendenti come il futuro dell’azienda che devono essere quindi messi in condizione di lavorare in modo ottimale.
A tal proposito mi sono chiesta cosa ne pensassero effettivamente i dipendenti e sono andata a spulciare i commenti su glassdoor (http://www.glassdoor.com/; un sito americano dove sono raccolti in forma anonima i commenti dei dipendenti delle principali industrie e biocompany).
Risultano 152 commenti su PRA con un voto mediamente positivo (2.6/5) e l’aspetto migliore sembra essere i benefici e remunerazioni.
Tirando le somme sembra che questo sapiente gioco di acquisizione abbia permesso a PRA Health Sciences di diventare una grande e capillare CRO pur mantenendo la specializzazione della CRO di nicchia e una certa attenzione verso i dipendenti. Solo il futuro ci saprà dire se ha effettivamente saputo mantenere entrambi gli spiriti.
A me non resta che lasciarvi il link con tutte le opportunità di lavoro e augurarvi buona fortuna. http://www.prahs.com/careers/
Elena Mutti
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About Elena Mutti

Dr. Elena Mutti laureata in Biotecnologie Mediche e Dottore di ricerca in Patologia e Neuropatologia. Da sempre mi occupo di quelle che sono la mie grandi passioni, la ricerca e la formazione in campo biomedico. Ho lavorato per più di quattro anni come post-doc research associate presso l’Università degli Studi di Milano e per quasi due all’Ospedale Universitario di Aarhus in Danimarca e con entrambe ancora collaboro. Mi sono anche cimentata in vari ambiti della formazione biologica/sanitaria da quello accademico, alla formazione medica presso casa farmaceutica fino alla scuola superiore dove attualmente lavoro. Sono una persona dinamica che ama porsi sempre nuovi traguardi e recentemente ho sentito il bisogno di allargare i miei orizzonti e cercare nuove opportunità professionali in un campo più applicativo e dinamico come la ricerca clinica. Ho completato le 40 ore di formazione teorica in ricerca clinica, come da Decreto D.M. 15.11.2011, partecipando a Corsi di Formazione presso “Yghea” [“Missione CRA” (www.MissioneCRA.com)], l”European Centre for Clinical Research Training”, e la "Società Italiana per le Scienze farmacologiche applicate", di cui sono membro, e ora mi piacerebbe misurarmi in questa nuova realtà. Penso che i miei punti di forza siano non solo il solido background scientifico e la profonda conoscenza del mondo accademico italiano e estero ma specialmente la mia tenacia. http://www.linkedin.com/pub/elena-mutti/1/a97/119