Medtronic al Biopharma Day

La dottoressa Joanna Mochi ha presentato la Medtronic che è l’azienda sviluppatrice e produttrice di dispositivi medici più grande al mondo. La storia di Medtronic comincia nel 1949 quando il suo fondatore Earl Bakken comincia a riparare dispositivi medici provenienti da ospedali locali nel proprio garage. La svolta arriva nel 1957 quando viene realizzato il primo pacemaker cardiaco portatile alimentato da una batteria. Questo dispositivo segna l’inizio di una attività che cambierà la qualità di vita di milioni di pazienti e che dura fini ai giorni nostri. La missione della Medtronic è rimasta immutata sin da allora: migliorare la qualità della vita attraverso l’ ingegneria biomedica.
Questo è il pilastro intorno al quale si sono costruiti nel corso degli anni dei numeri da capogiro:

• Più di 85.000 impiegati in tutto il mondo
• Presente in più di 160 paesi
• Circa 53.000 brevetti
• 2 miliardi di dollari investiti in ricerca e sviluppo
• 27,8 miliardi di fatturato

Oggi la Medtronic è presente sul mercato associata alla Covidien che produce circa il 33% del fatturato del gruppo.
L’attività della Medtronic è suddivisa in 5 macro aree terapeutiche il cui “core” è costituito dal settore cardiovascolare che comprende:
• Gestione aritmie cardiache
• Trattamento anomalie coronariche
• Settore endovascolare (endoprotesi)

Il secondo settore è quello “restorative” che comprende:
• Patologie della colonna vertebrale
• Neuromodulazione: impianti cerebrali per la lotta al dolore cronico e Parkinson
• Settore ortopedico (dischi impiantabili)
• Patologie spina dorsale.
• Dispositivi chirurgici

Il terzo settore comprende il diabete con la commercializzazione dei microinfusori per il rilascio d’ insulina.

Inoltre Medtronic si avvale di una divisione che si occupa di studi clinici in continua espansione.

 

La dott.sa Joanna Mochi ha descritto le caratteristiche del candidato ideale che Medtronic cerca. Al primo posto di questa lista spiccano: motivazione e passione per il campo terapeutico e le tecnologie volte a migliorare la salute umana. Flessibilità ed energia costituiscono altri due elementi fondamentali che devono essere presenti nel professionista Medtronic al quale e’ richiesto spesso una costante presenza sul territorio. Altre caratteristiche di contorno sono: grinta, capacità di lavorare in team ossia di collaborare per il raggiungimento di un obiettivo comune. L’ abilità di sapersi relazionare con una buona capacità di ascolto costituisce un altro caposaldo. La conoscenza della lingua inglese ed eventuali esperienze lavorative rappresentano elementi di vantaggio.
Le aree d’inserimento dove un neoassunto può trovare collocazione sono 3:

1) Vendita e marketing: il ruolo di ingresso è quello del technical consultant (o product specialist). E’ una figura di riferimento che affianca il medico in sala operatoria e interagisce con i clienti presentando i prodotti e in particolar modo l’aspetto tecnico e innovativo. Gestisce il follow up. A questo settore appartengono anche figure professionali più strettamente focalizzate sulla vendita come quella del rappresentante (sales rep).
Ci sono poi figure legate a un approccio territoriale del marketing che affiancano il rappresentante promuovendo nuove terapie (marketing specialist).

2) Settore clinico: comprende figure professionali che lavorano sugli studi clinici. Le mansioni svolte sono: selezione del centro partecipante allo studio, preparazione documentazione comitati etici, conduzione di uno studio clinico, studio statistico dei dati raccolti. Il ruolo d’ingresso è spesso costituito da uno stage dove si va ad affiancare a professionisti più esperti.

3) Economia sanitaria (reimbursement, market access): riguarda laureati con preparazioni diverse (farmacia, economia, bioingegneria). Queste figure professionali realizzano valutazioni economiche. Anche in questo caso Il ruolo d’ingresso è spesso costituito da uno stage.

 

Il Dott. Matteo Luini, manager del settore fibrillazione atriale (AF) ha illustrato in dettaglio le innovazioni che Medtronic ha portato nella cura di questo disturbo che rappresenta la forma più diffusa di aritmia. Nonostante l’AF sia in continuo aumento a causa dell’ invecchiamento della popolazione rimane un fenomeno sottovalutato perché ritenuto benigno nella maggior parte dei casi e i cui sintomi sono tenuti sotto controllo tramite la somministrazione di anticoagulanti e antiaritmici. L’eziologia della AF è di recente acquisizione ed è stata individuata nell’area delle vene polmonari. Il rimedio chirurgico della AF (ablazione) prevede una serie bruciature circolari in modo da bloccare la propagazione delle onde aritmiche la generano. La tempistica del blocco della propagazione della AF è un elemento d’importanza fondamentale giacché l’onda aritmica è capace di modificare il tessuto fisiologico in modo che quest’ultimo alimenti e favorisca l’AF. Questi cambiamenti fisiologici si verificano nei primi 30 minuti e rendono l’isolamento delle vene polmonari tramite ablazione il rimedio elettivo nella cura della fibrillazione atriale parossistica. La procedura prevede l’introduzione di un catetere in vena che viene guidato fino al sito bersaglio dove vengono praticate delle bruciature il più possibile continue in modo da isolare elettricamente il tessuto. L’esito di questa procedura è caratterizzato da una variabilità elevata e richiede una tecnologia di supporto molto complessa.

L’approccio innovativo della Medtronic prevede l’impiego di due nuovi elementi che rivoluzionano le fasi più delicate della procedura d’ablazione: il modo d’isolare le vene e d’indurre la cicatrizzazione del tessuto. Questa procedura che prende il nome di crioablazione utilizza un agente raffreddante (il protossido di azoto) che previene ogni possibilità che si generino trombi. Questa tecnologia è stata introdotta nel 2008 e approvata dalla FDA nel 2010. Il dispositivo medico che consente la crioablazione è prodotto dallo stabilimento canadese situato a Montreal ed utilizza un palloncino che si adagia sulla vena polmonare e che viene gonfiato con protossido di azoto.

Attualmente c’è in corso di svolgimento uno studio randomizzato volto a paragonare l’ efficacia di questa procedura rispetto a quella tradizionale. Questa tecnologia costituisce uno degli elementi trainanti all’interno di Medtronic.

 

La dott.sa Loredana Colazzo neoassunta in Medtronic (attraverso il canale Pharmaday) ha descritto la sua esperienza di “technical consultant”. Sull’esperienza della dott.sa Colazzo si sono focalizzate le domande da parte dell’audience presente in sala. Personalmente ho trovato le risposte esaustive, mosse da sincero entusiasmo e fonte d’ispirazione. Emerge la descrizione di una figura professionale (quella del technical consultant) altamente specializzata, che affiancando il medico nella sua pratica quotidiana (che comprende l’attività chirurgica) finisce con il diventare pilastro fondamentale di un team focalizzato a migliorare la qualità di vita dei pazienti.

Gennaro Giordano

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About Gennaro Giordano

Gennaro Giordano laureato in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche all’università “La Sapienza” di Roma, dottorato in Farmacologia. Attualmente mi sto dedicando a quello che mi appassiona: il mondo della ricerca clinica dove sono determinato ad entrare convinto di poter apportare un contributo fondamentale. La mia convinzione si basa sulla certezza di aver maturato una esperienza professionale e di vita uniche che non sono comuni e che mi rendono una persona piuttosto unica nel panorama lavorativo. Ho più di 12 anni di sperienza nel campo della ricerca dei quali 9 trascorsi negli Stati Uniti presso l’Università di Washington. La mia avventura lontano dall’Italia comincia nel settembre 2001 quando ero studente di dottorato e decisi di fare una esperienza in un laboratorio di neurobiologia in Spagna. La curiosità per la ricerca mi spinsero a rimanere e a trasferirmi nel 2004 negli Stati Uniti. Nel 2012 decido di lasciare l’università e intraprendere una nuova sfida. Comincio così a lavorare presso la Microsoft alle dipendenze della Keywords Studio Int. In questo ambiente esigente e sotto la spinta di scadenze ravvicinate, ho approfondito le mie competenze informatiche, e ho avuto modo di svillupare ulteriormente l’attenzione ai dettagli e la capacità di lavorare in gruppo. Nel dicembre 2014 ho partecipato al corso “Missione CRA” completando le 40 ore di formazione teorica previste dal D.M. 15.11.2011. Durante la mia esperienza professionale ho maturato un’ottima conoscenza dell’inglese anche secondo i miei colleghi americani. Le mie migliori qualità? attenzione ai dettagli, la capacità organizzativa, l’entusismo, la dedizione, la curiosità e la passione spinta dal desiderio di offrire un contributo fondamentale per rendere il mondo un posto migliore e più vivibile.