Tra i vincitori dell’ultima edizione del “PHARMATIMES INTERNATIONAL CLINICAL RESEARCHER OF THE YEAR AWARDS-2014” compare, credo per la prima volta, un nome italiano, quello della Dott.ssa Chiara Teruzzi.
Chiara Teruzzi si laurea in CTF, all’Università degli Studi di Milano e, dopo una specializzazione in Farmacologia, decide di lasciare gli ambienti universitari alla ricerca di una realtà di crescita più rispondente alle sue aspettative.
Non essendo attirata dalla realtà industriale di pura produzione farmaceutica, approda, quasi per caso, in una piccola CRO italiana e da lì,raggiungere la realtà internazionale di i3 Research prima e di INC Research dopo, il passo è breve, o meglio lo è per lei, che di tenacia e passione ne ha da vendere.
Abbiamo chiesto a Chiara Teruzzi come si è svolta la “prova d’esame” per ottenere il riconoscimento e quali sono stati gli ingredienti del successo. Lei ci ha raccontato che l’iter è piuttosto lungo: bisogna risolvere on-line un questionario sulle GCP e solo chi supera la soglia dell’80 % passa alla fase successiva, che consiste in un tema da svolgere su una problematica inerente la ricerca clinica. Chi supera anche questa fase, rientra nei finalisti e verrà invitato per la prova face to face, che quest’anno si è articolata in due fasi: nella prima un tema, svolto individualmente, relativo alla gestione di una situazione da Team Leader, e poi una challenge di gruppo, dove si deve cooperare con altri colleghi e al tempo stesso dimostrare di essere i migliori.
E’ proprio quest’ultima caratteristica, ossia la capacità di lavorare in team con doti di leadership,che Chiara Teruzzi ha implementato nella sua decennale esperienza in una famosa CRO internazionale, che l’ha portata fin dove è arrivata. Chiara Teruzzi ci confermache in una realtà come una famosa CRO, i team sono numerosi e internazionali, le sfide sono all’ordine del giorno, ma svariate sonoanche le possibilità di fare carriera e di ampliare le proprie competenze.
Con questa vincita, ChiaraTeruzzi ha visto finalmente il riconoscimento dopo i numerosi anni di sfide e di fatiche e, dall’alto della sua esperienza,ha gentilmente raccolto la richiesta di consigli per me e per tutti i futuri CRA.
Chiara Teruzzi ha suggerito di metterci molta, molta passione in tutto quello che si fa, rimanendo focalizzati sugli obiettivi, non solo progettuali ma umani. Non si deve dimenticare che, se oggi, malattie fino a ieri incurabili hanno trovato una soluzione, è merito di chi ha ben lavorato nella ricerca clinica.
Chiara Teruzzi ha anche consigliato di ricercare posizioni da CRA I, o che prevedano fasi iniziali di ufficio in piccole CRO italiane e case farmaceutiche.
Certo le entry level position non saranno molte, ma ancora una volta, con un po’ di tenacia e di passione, i risultati arriveranno anche per noi.
Elena Mutti
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Link Utili:
http://crasecrets.com/pharmatime-international-clinical-researcher-year-awards2014/