Le aziende farmaceutiche che in questo difficile periodo di transizione riusciranno a reinventare i propri modelli di business, potranno beneficiare, a partire dalla prossima decade, di “una nuova era d’oro di rinnovata produttività e prosperità”.
Questo è quanto emerge dall’ultima analisi pubblicata da PricewaterhouseCoopers (PwC), azienda leader di revisione bilanci, nel report “Pharma 2020: From Vision to Decision”.
Tuttavia, spiega il report, per sopravvivere fino al 2020, le aziende dovranno fare i conti con tre grandi ostacoli: le crescenti aspettative dei clienti, la scarsa produttività scientifica e la cultura manageriale dominante.
Come fare dunque per raggiungere la meta?
La strategia vincente per poter accedere a questa nuova era, afferma PwC, consiste nel creare “valore aggiunto” sia per i pazienti, sia per i medici. Lo stesso report indica, per le aziende che vorranno accettare la sfida, le azioni da definire ed attuare per approdare al 2020:
– Affrontare l’aumento del costo della salute sviluppando un sistema di innovazione che soddisfi investitori, pazienti e servizio sanitario. In pratica, spiega il partner di PwC Nick Davis, il produttore di un farmaco contro l’artrite dovrà dimostrare che il suo uso comporterà minori sostituzioni di articolazioni e minore ospedalizzazione durante il decorso della malattia.
– Decidere quanto investire nei mercati emergenti considerando che i mercati più grandi non sono necessariamente i più redditizi e mettendo in conto, nel contempo, che i costi di una produzione locale potrebbero superare i ricavi provenienti dai clienti addizionali.
– Investire maggiormente nelle aree della genetica e della genomica per approdare alla più efficace medicina personalizzata.
– Fornire ampi pool di dati sugli effetti dei medicinali per ampliare e approfondire la conoscenza sullo stato della malattia e la variabilità tra le popolazioni di pazienti.
– Adeguare la pipeline con il mercato investendo in nuovi tipi di trattamento, quali i vaccini e la medicina rigenerativa per migliorare la produttività e reinvestire i profitti in R&D. Una parte significativa dei farmaci attualmente lanciati sul mercato sono “follow-on drugs”, ovvero medicine non innovative basate su lievi modifiche di farmaci preesistenti che non apportano grandi miglioramenti alle attuali terapie, con conseguente declino di vendite per le aziende.
– Collaborare con Università, organizzazioni governative e non governative e stringere alleanze con altre aziende per ottimizzare l’utilizzo dei progressi scientifici e delle competenze.
In passato l’industria ha fortemente operato per gestire i cambiamenti ma, secondo l’analisi di PwC, la cultura organizzativa è cambiata ben poco. Per avere successo in un ambiente commerciale esigente e in rapida evoluzione, è necessario che le figure al top dell’industria adottino una cultura aziendale creativa che permetta alle organizzazioni di svilupparsi col coraggio di esplorare e la flessibilità di prosperare in differenti condizioni.
“La sfida del domani è creare nuove medicine in grado di prevenire e curare malattie attualmente incurabili”, dice lo studio. “La sfida odierna è quella di arrivare al domani – e questo è già di per sé un compito arduo”.
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Di Francesca Caputo (Visita quì il mio profilo LinkedIn)
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