E’ da un po’ di tempo che ho nel cassetto l’idea di pubblicare questa indagine sullo stato lavorativo dei laureati italiani a 3 anni dalla proclamazione. Per la precisione dal 2010, quando un addetto Almalaurea mi ha contattato per l’ultima intervista, quella a 5 anni, che generalmente Almalaurea conduce per conto delle diverse universita’ che fanno parte del consorzio universitario.
In breve, Almalaurea conduce 3 interviste a tutti i laureati uscenti dalle universita’ facenti parte del consorzio, a 1, 3 e 5 anni dalla proclamazione. (Per conoscere meglio Almalaurea clicca qui).
Tra tutti i dati presenti nel database Almalaurea, ho preso in considerazione per questa indagine i dati relativi all’anno 2008 e al 2010, focalizzandomi in particolare su due gruppi:
- i laureati nel settore chimico-farmaceutico con laurea vecchio ordinamento (quinquennale, ante DM 509/99) a 3 anni dalla laurea (anno di intervista 2008)
- i laureati nel settore chimico-farmaceutico con laurea specialistica (post DM 509/99) a 3 anni dalla laurea (anno di intervista 2010)
In questo modo e’ stato possibile confrontare la condizione di queste due fasce di laureati, pre e post riforma DM 509/99.
Nell’indagine e’ quindi possibile confrontare i dati relativi ai dati di impiego dei laureati vecchio ordinamento a 3 anni dalla laurea con quelli dei laureati con laurea specialistica del nuovo ordinamento a 3 anni dalla laurea.
Prima di procedere, una precisazione doverosa. I dati discussi in questa indagine riguardano i giovani laureati impiegati nel settore chimico-farmaceutico con una laurea afferente alle seguenti facolta’:
- Bioscenze e Biotecnologie;
- Chimica Industriale;
- Farmacia;
- Scienze e Tecnologie;
- Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.
Ecco i dati con le relative considerazioni:
Il campione oggetto dell’indagine.
876 intervistati per i laurati pre-riforma e 245 per i post riforma.
Formazione post-laurea.
Quello che si puo’ notare qui e’ un generale aumento della partecipazione ad attivita’ formative post laurea da parte di chi si e’ laureato nel post DM 509/99. Il 54,3 % di questi ha preso un dottorato di ricerca o sta frequentando un corso di dottorato di ricerca ed il 26,1 % sta praticando o ha praticato uno stage in azienda.
Condizione occupazionale.
Questi dati sono quasi incredibili. L’80% dei laureati prima della riforma entrata in vigore tramite il DM 509/99 lavora, contro il 44,9% laureati nel post riforma.
Inoltre c’e’ quasi un quarto (24,5%) dei laureati con laurea specialistica che dopo 3 anni dalla proclamazione non lavora e cerca attivamente lavoro. Esiste poi circa un terzo di laureati della quota che non lavora e non cerca, che non cerca lavoro perche’ impegnato in un corso universitario o praticantato.
Allarmante poi la condizione disarmante di quella fetta del 35,9 % di laureati post riforma che non ha mai lavorato dopo la laurea. Spero davvero di poter essere utile, col mio lavoro, a queste persone. Per chi desidera essere informato su come diventare CRA ricordo che c’e’ una newsletter dedicata alla quale ci si puo’ iscrivere.
Tipologia contrattuale.
Anche in questo caso dati allarmanti. Chi ha in tasca una laurea quinquennale presa prima della riforma ha il 66,3% di possibilita’ di avere un contratto a tempo indeterminato a 3 anni dalla laurea contro solo il 41,8% dei laureati con laurea specialistica post DM 509/99.
In netto aumento per il secondo gruppo il lavoro atipico precario (42,7%), nel quale spicca un 23, 6% di lavoratori con contratto a tempo determinato.
Settore di impiego.
Per questa voce si puo’ osservare una netta inversione di tendenza. Se il primo gruppo e’ maggiormente impiegato nel settore dei servizi (78,6%), il secondo e’ principamente impiegato nel settore industriale (61,8%) .
Per dovere di cronaca, il settore dei servizi comprende:
- Commercio;
- Trasporti, pubblicita’ e comunicazione;
- Consulenze varie;
- Informatica;
- Altri servizi alle imprese;
- Pubblica amministrazione, Forze armate;
- Istruzione e Ricerca;
- Sanita’.
Stipendi.
E qui siamo giunti nella sezione di maggiore interesse, presumo, sulla quale spendero’ qualche parola in piu’. Preso atto delle differenze di genere (che non capisco come ancora possano pesare cosi’ tanto), lo stipendio medio per chi lavora nel settore chimico-farmaceutico a 3 anni dalla laurea varia da una media di 1.129 euro a 1.408 euro.
Per avere una maggiore quantita’ di dati, ma al tempo stesso per non mettere troppa carne al fuoco, ho considerato nella tabella sottostante solo i laurati ante DM 509/99 intervistati nel 2008 a 1, 3 e 5 anni dalla laurea e quelli intervistati nel 2010 a 5 anni dalla laurea.
Ecco i risultati:
Si puo’ senz’altro concludere che in media noi impiegati nel settore chimico-farmaceutico siamo meglio retribuiti rispetto ai laureati impiegati in altri settori (per dovere di cronaca la voce “in tutti i settori” comprende anche il settore chimico-farmaceutico). Sicuramente siamo una categoria fortunata, con degli ottimi stipendi (a cinque anni dalla laurea si arriva ad una media di 1.567 euro per gli uomini e di 1.351 per le donne).
In realta’, dai dati che in anteprima ho visto sull’indagine proposta da CRAsecrets tuttora in corso ma prossima ad essere chiusa (se non hai ancora partecipato, per favore affrettati a dare il tuo contributo qui), gli stipendi di Clinical Research Associate, Clinical Project Manager, Clinical Trial Assistant e Study Start-up Specialist sono ampiamente sopra le cifre del settore chimico-farmaceutico qui riportate (per nostra ulteriore fortuna!).
Prossimamente tutti i dati saranno disponibili, e potrai rendertene conto di persona.
Non esitare a commentare e a dire la tua riguardo questi dati.